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Ergonomia psicologica:
bibliografia
Questa è una
bibliografia ragionata su psicologia del lavoro ed ergonomia psicologica.
I riferimenti sono aggiornati alla fine del 1997: era la bibliografia
della mia tesi di laurea in psicologia (sarebbe assolutamente da ritoccare,
ma spero possa essere almeno una base di partenza).
- BAGNARA, S.
(1987), Ergonomia
del software, Milano, CLUP
- Una delle prime
riflessioni italiane in tema di ergonomia cognitiva e sistemi informatici.
- COLLINS, Dave
(1995), Designing
object-oriented user interfaces, Benjamin-Cummings
- Manuale per la
progettazione di interfacce software, con numerosi spunti circa la psicologia
dell'utente.
- De KERCKHOVE,
Derrick (1995),
The Skin of Culture, Toronto, Somerville House Books Ltd
(tr. it. La pelle della cultura: un’indagine sulla nuova realtà
elettronica, Genova, Costa & Nolan, 1996)
- Testo divulgativo
ma con analisi molto penetranti sui risvolti psicologici e culturali
dell'era informatica/virtuale.
- DE WOLFF, C.J.
– SHIMMIN, S. (1976),
The psychology of work in Europe: a review of a profession,
“Personnel psychology”, 29 (2), 175-195
- Ricapitolazione
di storia e attualità della psicologia industriale in Europa
dalle origini a oggi. Riporta statistiche aggiornate alla data di pubblicazione
in merito alle aree di intervento e ai professionisti impegnati sul
campo, denunciando e commentando le difficoltà per raccogliere
dati in proposito. Alcune annotazioni metodologiche su approccio multidisciplinare
e ruolo sociale dello psicologo.
- FAVERGE, J.M.
(1976), L’ergonomie
vue par les ergonomes, “Le travail humain”, 39 (2), 299-310
- Primo di esempio
di indagine condotta tra gli ergonomi per verificare l'immagine da essi
condivisa dell'ergonomia e dell'ergonomia psicologica.
- GOGUELIN, Pierre
(1989), Essai
critique sur la psychologie du travail, “Psychologie française”,
34 (1), 97-102
- Espone le tipiche
attività degli psicologi del lavoro e la loro immagine corrente.
Tratta i legami interdisciplinari fra la psicologia del lavoro, l’economia
e la sociologia. Propone di promuovere la psicologia del lavoro a disciplina
scientifica vera e propria. Accenna ai percorsi formativi e ai canali
di impiego degli psicologi del lavoro.
- GOGUELIN, Pierre
(1987), Vers
une nouvelle psychologie du travail: evolution ou mutation?, “Revue
de psychologie appliquée”, 37 (2), 139-174
- Viene discussa
la crescente discrepanza tra i problemi del rapido cambiamento dei contesti
sociali, economici, psicologici e gli obsoleti modelli teoretici ancora
in uso presso la psicologia intesa come ricerca pura. Si analizzano
alcune sfide attuali poste dal “terreno” del mondo del lavoro. Si propone
una sintesi creativa tra psicologia clinica e sperimentale sulla base
dei principi formulati da G.A.Kelly.
- JOHNSON, G.I.
– WILSON, J.R. (1988),
Future directions and research issues for ergonomics and
advanced manufacturing technology (AMT), “Applied ergonomics”, 19 (1),
3-8
- Analizzando lo
sviluppo delle tecnologie AMT computer-based, sottolinea l’importanza
del “lato umano”, inteso come intreccio di fattori organizzativi complessi.
- LEPLAT, Jacques
(1993), L’analyse
psychologique du travail: quelques jalons historiques, “Le travail humain”,
56 (2-3), 115-131
- Rassegna storica
della letteratura francese nel settore della psicologia del lavoro.
Definizione del concetto di “lavoro”. Rapporto tra teoria (metodo) e
tecnica (intervento).
- LEPLAT, Jacques
(1993), La
fiabilité et l’ergonomie: specificité et complementarité,
“Revue de psychologie appliquée”, 40 (3), 377-386
- (vedi sopra)
- LEPLAT, Jacques
(1986), L’analyse
psychologique du travail, “Revue de psychologie appliquée”, 36
(1), 9-27
- Discussione delle
caratteristiche generali e dei metodi della psicologia del lavoro (nel
contesto francese). Approccio cognitivista.
- LEPLAT, Jacques
(1982), Le
terrain, stimulant ou obstacle au developpement de la psychologie cognitive?,
“Cahiers de psychologie cognitive”, 2 (2), 115-130
- Discussione del
rapporto tra ricerca di base e intervento sul campo: opportunità
di distinguere ma anche integrare i due approcci. L’articolo è
seguito dai commenti di altri dieci autori e dalle rispettive risposte
di Leplat.
- LEPLAT, Jacques
(1981), Overview
of the psychology of work, “Bulletin de psychologie”, 33 (4-11), 195-200
- Considerazioni
generali sulla psicologia del lavoro. Rapporto tra ricerca e intervento
sul campo.
- LEPLAT, Jacques
(1978), Factors
determining workload, “Ergonomics”, 21 (3), 143-149
- Considerazioni
sul tema del carico di lavoro mentale. Analisi di differenti fattori
causali e di varie classi di indicatori.
- PAGE, M.R.H.
(1995), Human
factors: a user’s view of ergonomics, “Ergonomics”, 38 (3), 539-545
- Resoconto di un
ufficiale del Genio della Marina inglese che a metà della sua
carriera si è interessato a ergonomia e psicologia cercando di
introdurle nelle attività organizzative e formative dell’apparato
militare.
- RE, Alessandra
(1995), Ergonomia
per psicologi, Milano, Cortina
- Riferimento fondamentale
per la ricostruzione storica e critica dell’evoluzione dell’ergonomia
e del ruolo della psicologia in ambito ergonomico.
- RE, Alessandra
(1990), Psicologia
e soggetto esperto, Torino, Tirrenia Stampatori
- Competenza psicologica
e strategie di recupero ed esplicitazione della competenza professionale.
- SINGLETON,
W.T. (1973),
Theoretical approaches to human error, “Ergonomics”, 16
(6), 727-737
- Rassegna critica
di differenti approcci teoretici al problema dell’errore umano: comportamentismo,
psicoanalisi, Gestalt e teoria del campo, cibernetica, teoria dello
stress, teorie sociali.
- SPERANDIO,
J.C. (1980),
La psicologia in ergonomia, tr. it. Bologna, Il Mulino,
1983
- Manuale di ergonomia
psicologica, con fondamentali considerazioni di metodo.
- VANDEVYVER,
B. (1981), Les
modes d’intervention de l’ergonomie dans l’entreprise, “Bulletin de
psychologie”, 33 (4-11), 249-259
- Evidenzia un’ampia
gamma di possibilità di intervento per l’ergonomia nell’ambito
delle organizzazioni aziendali, a più livelli: da quello fisico
a quello sociale.
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